Quest’analisi retrospettiva monocentrica ha incluso 118 pazienti con SIRS, Sepsi e Shock settico, trattati con CytoSorb nell’unità di terapia intensiva del Centro medico universitario di Lubiana, Slovenia.

Nell’analisi, 81 pazienti (69%) presentavano shock settico, 19 (16%) shock post-rianimazione, 7 (6%) pancreatite acuta, e 11 (9%) “altre indicazioni “. CytoSorb è stato utilizzato in associazione alla terapia sostitutiva renale in tutti i pazienti tranne 1 e, in media, è stato utilizzato 1 CytoSorb (range 1 – 7) per una mediana di 12 ore. Il trattamento con CytoSorb è iniziato entro 6-12 ore dalla diagnosi nei pazienti con shock settico refrattario. Lo shock settico refrattario è stato definito come: NE (> 0,5 µg/kg/min), Lattato > 2 mmol/l o ≥ 2 insufficienza d’organo. L’utilizzo di CytoSorb è stato anticipato entro 2 ore dalla diagnosi nei pazienti con sospetto di Meningococcoccemia, Fascite necrotizzante, Sindrome da shock tossico o in pazienti post-splenectomia con sospetta sepsi fulminante. I valori clinici al basale erano piuttosto alti: 5000 ng/l (soglia superiore dell’intervallo di misurazione dello strumento) per IL-6, 70 per il VIS, 14 per il SOFA e 33 per il punteggio APACHE II. Anche il lattato di base era molto alto (6,31 mmol/l). Nessun effetto negativo correlato al dispositivo è stato osservato durante il periodo di trattamento.

I risultati hanno mostrato una diminuzione statisticamente significativa dell’IL-6 e del VIS, un aumento del pH e della pressione arteriosa media dopo sole 6 ore di trattamento. La riduzione del lattato è diventata significativa a 48 ore. I risultati sono stati simili nel sottogruppo di 68 pazienti con shock settico. La mortalità osservata in terapia intensiva e in ospedale è stata inferiore a quella prevista da SOFA (61% vs. 79%, p = 0,005) e APACHE II (64% vs. 78%, p = 0,031). Per concludere, lo studio mostra che l’utilizzo di Cytosorb nei pazienti con SIRS, Sepsi e shock settico è stato associato con una rapida diminuzione dell’IL-6 e un miglioramento emodinamico, con una sopravvivenza osservata superiore rispetto a quella prevista.

Vai alla pubblicazione open-access: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36556116/