La rabdomiolisi si verifica frequentemente nei pazienti in terapia intensiva, con conseguenti concentrazioni elevate di mioglobina e creatinchinasi (CK) nel sangue. L’aumento della mioglobina può portare ad una compromissione della funzionalità renale, con danno al parenchima renale a livello tubulare e sviluppo di AKI. Membrane ad alto cut-off (HCO) offrono l’opportunità di rimuovere molecole di medie dimensioni come la mioglobina, ma la loro efficacia e velocità di rimozione non sono paragonabili a quelle di CytoSorb®.

Si tratta di uno studio monocentrico con gruppo di analisi prospettica e gruppo di controllo retrospettivo. Per omogenizzare la popolazione è stato fatto un matching statistico mediante Propensity Score. I criteri di inclusione prevedevano: concentrazione sierica di mioglobina > 10.000 ng/ml, danno renale acuto di stadio II o III (KDIGO), terapia sostitutiva renale continua ad alto flusso (KRT). 70 pazienti sono stati divisi in due gruppi: il gruppo 1 comprendeva 35 pazienti con KRT e trattamento con CytoSorb® (prospettico) mentre il gruppo 2 comprendeva 35 pazienti con KRT senza utilizzo del CytoSorb® (retrospettivo). I pazienti assegnati al gruppo 1 hanno ricevuto il primo trattamento CytoSorb® al D0 (ovvero entro 24 ore dall’inizio della KRT). CytoSorb® è stato installato post-filtro nel circuito KRT per 12-24 ore per sessione di trattamento. La durata mediana del trattamento è stata di due giorni ed è stata utilizzata una mediana di 3 cartucce per paziente.
Come endpoint primario è stato valutato il recupero renale al giorno 30, definito come percentuale di pazienti che hanno raggiunto l’indipendenza (di durata di almeno 7 giorni) dalla KRT al giorno 30.
Sono state anche eseguite analisi per calcolare la riduzione delle concentrazioni ematiche di Mioglobina al d1 e d2 (endpoint secondario).
Al termine dello studio, nel gruppo CytoSorb® il 31,4% di pazienti era considerato «libero» (almeno da 7 gg) dalla KRT dopo 30 gg, mentre nel gruppo controllo solamente l’11,4% (p<0,04). Nei survivors, il gruppo CytoSorb® aveva il 61,1% di pazienti «liberi» (almeno da 7 gg) da KRT dopo 30 gg rispetto al 23,5% al gruppo controllo (p<0,03). È stata registrata una riduzione significativa di Mioglobina solo nel gruppo CytoSorb®: il Gruppo 1 è passato da 22,578 ng/ml del D0 a 15,373 ng/ml (p<0,01) nel D1, per concludere a 12,357 ng/ml (p<0,03) nel D2; nel Gruppo 2 invece: D0 18,814ng/ml -> D1 18,261ng/ml D2 -> 17,586ng/ml.

Dallo studio è emerso quindi che l’utilizzo di Cytosorb® in associazione alla terapia renale sostitutiva non solo rimuove efficacemente la mioglobina, ma ha anche benefici nell’outcome clinico del paziente.

Vai alla pubblicazione open-access: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC10512801/