Nelle operazioni cardio-chirurgiche che utilizzano il bypass cardiopolmonare (CBP) è più probabile che si attivi la cascata della risposta infiammatoria portando a SIRS (systemic inflammatory response syndrome), generando quindi complicazioni come lo shock vasoplegico, caratterizzato da un aumentato output cardiaco e riduzione delle resistenze periferiche, richiedendo un trattamento con vasopressori e fluidi endovena. Queste complicazioni possono causare disfunzione multi organo, ritardo nello svezzamento da ventilazione meccanica ed una conseguente prolungata degenza in terapia intensiva.

L’utilizzo di un sorbente come CytoSorb®, dedicato anche alla rimodulazione dei mediatori dell’infiammazione, può essere un valido supporto al trattamento durante le operazioni cardio chirurgiche “a cuore aperto”. In questo studio prospettico osservazionale sono stati randomizzati 60 pazienti in rapporto 1:1, sottoposti a chirurgia elettiva per aneurisma dell’aorta ascendente, inclusa chirurgia della radice aortica. Di questi, 30 pazienti sono stati trattati con un sorbente CytoSorb® nella fase intraoperatoria, associata alla CPB. L’endpoint primario era mirato a valutare l’impatto dell’emoperfusione con CytoSorb® sulla stabilità emodinamica, valutando il VIS score e il SOFA score a diversi timepoint, come ad esempio nell’intra-operatorio (T2) e nel post-operatorio (T3). L’Endpoint secondario era finalizzato alla valutazione dei livelli di IL-6, PCT, conta leucocitaria, MAP, CO, resistenza vascolare sistemica, rapporto PaO2/fiO2 , durata della ventilazione meccanica e degenza in terapia intensiva.

Nei pazienti trattatati con CytoSorb® il VIS score misurato al T2 e al T3 è risultato in entrambi i timepoint significativamente più basso, p<0,001 e p=0,004 rispettivamente. Anche il SOFA score è risultato inferiore nel gruppo dei pazienti trattati per tutti i timepoint, raggiungendo la significatività al T2 (p<0,001). Per entrambi i gruppi si è visto un aumento al T2 di IL-6 (causato dall’operazione e dalla CPB) ma nel gruppo trattato questo valore è stato sempre significativamente più basso, così come la PCT. La durata della ventilazione meccanica, la degenza in terapia intensiva e l’ospedalizzazione sono state significativamente inferiori per il gruppo trattato con CytoSorb®.