Questo studio esplora la fattibilità e l’efficacia del sistema PerLife® per la perfusione e la purificazione ex-situ del fegato, concentrandosi su donatori con criteri estesi (ECD). Sebbene gli organi ECD aumentino il pool di donatori, sono a maggior rischio di complicazioni post-trapianto. Lo studio presenta risultati preliminari sull’uso dei protocolli di perfusione ossigenata ipotermica (DHOPE) e di perfusione normotermica (NMP) con il sistema PerLife® e il sorbente PerSorb®.

Due graft epatici sono stati prelevati da donatori ECD. Il primo caso ha coinvolto un donatore maschio di 55 anni deceduto per trauma cranico con instabilità emodinamica. Il secondo caso ha coinvolto una donatrice femmina di 70 anni deceduta per anossia con il 45% di macrosteatosi. Inizialmente è stato condotto un trattamento DHOPE di 90 minuti per familiarizzare con il sistema. Successivamente, il secondo fegato è stato sottoposto a NMP con l’integrazione del sorbente PerSorb® per rimuovere i mediatori infiammatori dal perfusato. È stata fornita un’ossigenazione a 2L/min, regolata in base alle valutazioni emogasanalitiche. I parametri di perfusione, inclusi pressione, flusso, resistenza e temperatura, sono stati monitorati continuamente, con campioni di perfusato raccolti ogni 30 minuti.

Durante il trattamento DHOPE, il flusso arterioso è aumentato da 60 a 80 mL/min e il flusso venoso da 190 a 250 mL/min. Nel trattamento NMP, il flusso arterioso è aumentato da 70 a 170 mL/min e il flusso portale da 250 a 860 ml/min. È stata osservata una significativa diminuzione dei livelli di lattato nel perfusato dell’89,9% dopo 220 minuti di NMP, indicando un miglioramento della funzione metabolica. I livelli di IL-6 nel perfusato hanno raggiunto un picco di 602 pg/mL, diminuendo a 371 pg/mL alla fine della perfusione.
Entrambi i graft epatici sono stati trapiantati con successo. Il primo graft è stato trapiantato in un uomo di 66 anni con HCV e HCC (MELD-Na 13), e il secondo in un uomo di 43 anni con NASH e HCC (MELD-Na 18). I picchi di transaminasi post-trapianto sono stati di 930 IU/L e 787 IU/L per il primo e il secondo caso, rispettivamente. Entrambi i riceventi hanno avuto un decorso postoperatorio senza complicazioni e hanno mostrato buoni risultati ai follow-up di 5 e 4 mesi.

Questa esperienza preliminare dimostra che la perfusione ex-situ del fegato utilizzando il sistema PerLife®, inclusi i protocolli DHOPE e NMP, è sicura e fattibile. L’aggiunta del sorbente PerSorb® durante NMP ha fornito una perfusione ottimale dell’organo, riducendo i livelli di lattato e i mediatori infiammatori. Ulteriori studi sono necessari per approfondire i benefici dell’adsorbimento dei mediatori infiammatori nella perfusione ex-situ del fegato.

Scopri di più: https://www.purificationtherapies.com/wp-content/uploads/2023/05/WPT22_BLOOD_PURIFICATION_SUPPLEMENT.pdf

1 Department of General Surgery and Transplantation, ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Milan, Italy.
2 Department of Medicine and Surgery, University of Milano-Bicocca, Milan, Italy.