Gastroenterologia

“In Italia 150.000 persone sono affette da MICI. L’adsorbimento extracorporeo delle cellule infiammatorie attivate può migliorare lo stato infiammatorio cronico”.

Gastroenterolgia
Le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI), o Inflammatory Bowel Disease (IBD), comprendono un gruppo di patologie caratterizzate da infiammazione della parete intestinale ad andamento cronico o ricorrente. La Rettocolite ulcerosa e il Morbo di Crohn rappresentano le forme maggiormente diffuse. In Italia si registra una prevalenza di circa 150.000 pazienti, con incidenza annuale pari a 6 – 8 casi su 100.000 abitanti per la Rettocolite ulcerosa e 5 casi su 100.000 per il Morbo di Crohn.
Nonostante l’eziologia delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali non sia ancora del tutto nota, citochine infiammatorie, granulociti neutrofili, monociti e linfociti, prodotti dalle cellule del sistema immunitario e in grado di infiltrarsi nella mucosa intestinale, sono considerati elementi chiave nella patogenesi delle condizioni cliniche. È stato infatti dimostrato che nei pazienti affetti da MICI il comportamento, l’espressione e la funzione delle cellule responsabili della modulazione della risposta infiammatoria sono alterati.
Essendo patologie a carattere prevalentemente idiopatico e complesso, non sono ancora state identificate cure del tutto risolutive.
Ad oggi le terapie maggiormente utilizzate nel trattamento delle MICI sono volte al controllo e alla risoluzione dello stato infiammatorio, rimuovendo dal circolo mediatori infiammatori e cellule con ruolo patogenicamente attivo.
Sebbene i farmaci risultino benefici per il paziente, esistono casi in cui si sviluppano condizioni di corticoresistenza, comparsa di effetti collaterali o reazioni di ipersensibilità alla somministrazione, che costringono inevitabilmente alla sospensione della terapia.
Per questo, negli ultimi anni sono state introdotte metodiche di rimozione per adsorbimento delle cellule infiammatorie, responsabili della determinazione del quadro patologico e della comparsa dei sintomi.

In questo contesto si colloca la Leucocitoaferesi.

Si tratta di una terapia mirata alla rimozione extracorporea selettiva dei leucociti attivati, ritenuti i maggiori responsabili del processo infiammatorio nelle MICI. La terapia viene applicata nel trattamento di pazienti in fase attiva lieve/moderata di malattia, non rispondenti/intolleranti o nei quali sussistano controindicazioni a terapie convenzionali farmacologiche.

Molecole da eliminare: Leucociti, Mediatori dell’Infiammazione
Terapie Indicate: Leucocitoaferesi