Insufficienza Epatica

“L’adsorbimento di elevati livelli di bilirubina, acidi biliari e ammonio, tipici dell’insufficienza epatica, è in grado di mitigare gravi conseguenze sistemiche e può fungere come bridge al Trapianto o al recupero della funzionalità dell’organo.”.

Per insufficienza epatica si intende una condizione patologica caratterizzata dal deterioramento della funzionalità del fegato. A causa dell’incapacità del fegato a svolgere normalmente la propria funzione di depurazione, diverse molecole e metaboliti si accumulano a livello sistemico.

Insufficenza epatica

Si determina così una condizione di tossicità e un’alterazione di differenti processi enzimatici, che può indurre complessi quadri clinici di severa coagulopatia, edema cerebrale e encefalopatia epatica, alterazioni metaboliche e della circolazione, insufficienza renale acuta, spesso associati a una risposta infiammatoria sistemica (SIRS) risultante in una condizione di disfunzione multi-organo.

Tra le molecole e i metaboliti coinvolti vi sono la bilirubina, gli acidi biliari e l’ammonio, che accumulandosi determinano condizioni di tossicità, soprattutto a livello cerebrale, in aggiunta a una massiva cascata citochinica.

Le condizioni di insufficienza epatica possono aggravarsi a tal punto che l’unico trattamento risolutivo a lungo termine possa rivelarsi il trapianto di fegato ortotopico.

Negli ultimi anni sono state introdotte terapie di purificazione extracorporea del sangue che hanno come obiettivo quello di supportare temporaneamente la funzionalità epatica, focalizzandosi in particolare sulla funzione di depurazione e adsorbimento delle molecole coinvolte nel processo di degenerazione. L’utilizzo di sistemi di supporto epatico può essere utile sia per condurre il paziente al trapianto (‘bridge to transplant’), sia per supportare temporaneamente la funzione di depurazione del fegato, fino alla sua ripresa funzionale.

Tra queste metodiche sono incluse le tecniche dialitiche convenzionali. Tuttavia, essendo focalizzate sulla rimozione di composti a basso peso molecolare solubili in acqua, e agendo con difficoltà sulla rimozione di altre molecole legate a proteine, quali la bilirubina e gli acidi biliari, non riflettono una soluzione terapeutica efficace.
Ad oggi esistono trattamenti extracorporei in grado di effettuare una duplice azione di adsorbimento sia dei mediatori dell’infiammazione, caratteristici di questa categoria di pazienti, sia dei metaboliti coinvolti nell’insufficienza epatica, come la bilirubina.

Molecola da rimuovere: Bilirubina, Acidi Biliari, Ammonio, Citochine
Terapie Indicate: CytoSorb®