“L’insufficienza respiratoria ipercapnica può essere preservata tramite l’utilizzo di tecniche extracorporee di rimozione della CO2”
Per insufficienza respiratoria si intende un’alterazione della funzionalità del sistema respiratorio, tale per cui non sono garantiti i corretti scambi gassosi e il conseguente mantenimento di un adeguato livello di ossigeno e/o di anidride carbonica nel sangue. Si può verificare per compromissione dello scambio gassoso, riduzione della ventilazione o entrambe.
Nel caso in cui i livelli di anidride carbonica nel sangue siano elevati si parla di insufficienza respiratoria ipercapnica, spesso conseguenza della ventilazione meccanica.
In concomitanza a ventilazione meccanica invasiva condotta a volumi protettivi e in quella non-invasiva, viene preservata la fisiologia polmonare dai danni della ventilazione ma è favorito l’accumulo di CO2 a livello polmonare e il conseguente sviluppo di severa ipercapnia e acidosi respiratoria.
L’insufficienza respiratoria ipercapnica pertanto può essere preservata tramite l’utilizzo di tecniche extracorporee di rimozione della CO2, che hanno come obiettivo:
- facilitare il più possibile la ventilazione meccanica invasiva condotta a volumi protettivi;
- ridurre l’accumulo di CO2 nella ventilazione non invasiva ed evitare l’upgrade alla invasiva.